mercoledì 29 febbraio 2012

Chicche senza glutine al merluzzo

Da un pò di tempo ho deciso di eliminare il lievito e il glutine (almeno  ridurli drasticamente) perchè ogni volta che mangiavo della pizza o un pò di pane in più mi sentivo male. Il bello è che mi sento molto meglio e ho notato anche la totale scomparsa di borse sotto gli occhi e un notevole miglioramento dell'aspetto della pelle in generale, poi non mi sento più gonfia, insomma mi sa che dovrò approfondire sta cosa. Certo che mi ritrovo di più ai fornelli e ho sperimentato un pò l'uso delle farine che non contengono glutine e queste Chicche (nome dato da mio figlio) ne sono un esempio ben riuscito. Vorrei precisare che quando inserisco in un post l'etichetta "senza glutine" è vero che in quella ricetta il glutine non è presente ma la celiachia è una cosa seria e complessa e così vi rimando a un post molto interessante scritto dalla Gaia celiaca Si fa presto a dire senza glutine


Ingredienti per 2 persone:
*200g di farina senza glutine (io ho preso un mix di farina di riso e fecola di patate)
*100ml di acqua
*120g di filetto di merluzzo
*1/2 bicchiere di panna liquida fresca
*1/2 cucchiaino di foglie di timo
*pepe e sale, olio extravergine d'oliva
Non è molto facile fare della pasta fresca con la farina senza glutine (almeno per me che sono alle prime armi con questo tipo di prodotto) perchè questa non si amalgama bene con la parte liquida, neccessaria per creare l'impasto. Io quindi ho tenuto l'impasto molto umido, l'aspetto finale sembrava quello della plastilina! Per prima cosa ho amalgamato insieme la farina con l'acqua e, dopo averlo lavorato, ho preso un pezzetto d'impasto e l'ho dato a mio figlio chiedendogli : "secondo te che forma possiamo dare a questa pasta?". Lui ha subito fatto delle piccole palline e io ho pensato "perfetto!". 

 
E così ho creato delle piccole palline bianche e tonde, proprio simili alla naftalina (d'altronde eta beta non mangiava prorpio naftalina?). Veniamo al condimento, questa volta bianco imperante...prendete il filetto di merluzzo e tagliatelo in tanti piccoli tocchetti. Scaldate un pò d'olio in una padella antiaderente e aggiungete il merluzzo, dopo circa 2 min. di cottura aggiungete la panna, il timo, il pepe e il sale, fate cuocere ancora per 3 min. circa. 


Nel frattempo fate bollire la pasta per 5 min., scolatela e aggiungetela al condimento, mantecando tutto a fiamma bassa per almeno 1 min. La consistenza di questa pasta è insolita, è molto simile a quella degli gnocchi ed è divertente vedere tutte queste candide palline nel piatto!

martedì 14 febbraio 2012

Zuppa di fagioli bianchi tondino del Tavo

Voi quali fagioli cucinate? Di solito i borlotti e i cannellini vanno per la maggiore ma ci sono un numero impressionante di varietà dimenticate, poco usate, che non vengono affatto prese in considerazione. Eppure in qualche modo i fagioli sono l'emblema del territorio e della cultura culinaria italiana (almeno quella contadina). Le sue varietà rispecchiano quelle così ricche del nostro territorio e rappresentano un patrimonio da conoscere e conservare. Alcuni coraggiosi contadini continuano ostinatamente a coltivare qualità di fagioli che hanno poca resa e che non hanno quasi mercato, ma che appartengono alla nostra storia alimentare. D'altronde i legumi sono un alimento sano, semplice e poco costoso, perchè non scoprire gusti e sapori poco conosciuti? Così sulla scia di questa ricerca oggi vi presento una varietà di fagioli abruzzesi:  il tondino del Tavo. Questi fagioli vengono coltivati lungo le rive del fiume Tavo, in particolare dalle sue sorgenti fino a Cappelle, insomma nella zona Vestina. Sono piccoli, tondi, bianchi, profumatissimi e purtroppo quasi rari perchè hanno una resa molto bassa. La leggenda vuole che furono portati nella vallata nel XIII secolo dai templari. Per questa zuppa naturalmente potete usare qualsiasi altra varietà di fagioli bianchi!


Ingredienti: per gli ingredienti di questa zuppa non metterò le dosi perchè il fascino di queste preparazioni è prorpio decidere che equilibrio creare nel calderone!
*fagioli bianchi tondino del Tavo
*carota
*sedano (anche le foglie)
*una piccola patata
*cipolla
*aglio
*erbe aromatiche (io ho usato rosmarino, maggiorana, timo e salvia)
*brodo di verdure
*grani interi di pepe, sale
*olio extravergine d'oliva
Il giorno prima della cottura dovete naturalmente lasciare i fagioli in ammollo con acqua fredda (almeno per una notte, ma questa varietà secondo me ha bisogno di un giorno interno). Il giorno dopo preparo una bella pentola di coccio e metto tutti gli ingredienti dentro (la patata a cubetti) iniziando un soffritto leggero e a fiamma minima (io uso il sale solo per salare questo iniziale soffritto). 


Dopo qualche minuto aggiungete i fagioli che avrete scolato dall'acqua di ammollo e poi una quantità di brodo vegetale caldo che li ricopra. Fate andare la zuppa a fuoco basso per circa 3 ore (almeno questa varietà di fagioli richiede questa cottura in zuppa, i cannellini sicuramente vorranno una cottura molto più veloce, circa 1 ora. Comunque più la cottura è lunga più il fagiolo si sfalderà e la zuppa sarà cremosa e succulenta. Se invece volete cuocere i fagioli per un'insalata con le verdure, ricetta a cui questa varietà si presta molto, dovete lasciare il fagiolo al dente) avendo cura di aggiungere il brodo caldo di tanto in tanto. 


Se la zuppa vi piace densa e il fagiolo un pò sfaldato, a fine cottura potete passarne un pò rendendo così i fagioli anche più digeribili. 


Cucinando una zuppa di fagioli bianchi non posso ricordare quella della mia nonna paterna. La preparava sempre ogni vigilia di Natale con i fagioli cannellini. Era cremosa, con molto pepe, servita con peperone dolce secco e fritto (croccantissimo) e alici dissalate anch'esse fritte che si scioglievano in bocca. La presenza di questa zuppa zittiva un'intera tavolata di rumorose persone dedite al piacere del cibo in modo sacrale. Non mangerò mai più una zuppa così buona e commovente perchè anche se conosco la ricetta e il procedimento non riuscirò mai a riprodurla, solo mia nonna potrebbe, ma conservarne il riccordo è una ricchezza inestimabile.

giovedì 9 febbraio 2012

Torta deliziosa al cioccolato e noci

"E perchè mai deliziosa? Con quale indiscriminato criterio si afferma che una torta al cioccolato, che in questo caso si può vedere solo in foto, è deliziosa? Come se le torte al cioccolato non siano poi tutte deliziose". Se io leggessi il titolo di questo post penserei questo e quindi vi anticipo, però questa torta è veramente deliziosa e visto che non potete fidarvi solo del mio palato vi faccio notare la mancanza di lievito nella ricetta, la ridotta quantità di farina, la quantità considerevole del cioccolato fondente, la presenza di caffè, rum e noci tutti insieme e come se tutto questo non bastasse...con tutta questa neve una torta al cioccolato non è forse assolutamente deliziosa? L'unico difetto è che le torte al cioccolato sono difficilissime da fotografare!


Ingredienti:
*90g di farina
*130g di burro
*110g di zucchero
*130g di cioccolato fondente
*un cucchiaio di cacao amaro in polvere
*50g di gherigli di noci
*1/2 dl di caffè
*2 cucchiai di rum
*1 dl di panna fresca
*1 uovo
*sale
In una casseruola scaldate il caffè, il rum e la panna, poi aggiungete lo zucchero e il burro fino a farlo sciogliere a fiamma bassa e se resistete all'odore di questo salsa, a fuoco spento aggiungete il cioccolato tritato e mescolate bene fino a ottenere una crema omogenea.


Ora aggiungete al composto, sempre mescolando, la farina, il cacao, le noci tritate e infine l'uovo sbattuto con un pizzico di sale. Ungete molto bene una tortiera (il composto è molto morbido quindi c'è il rischio che si attacchi alla tortiera, per sicurezza io l'ho rivestita di carta da forno). Versate il composto e ponetelo in forno già caldo a 180° per circa 50min. 


Mio figlio mi ha intimato di farla tutti i giorni!