Nella tradizione abruzzese a Pasqua non possono mancare la pupa e il cavallo! E' un'usanza molto antica che prevede di creare con una semplicissima pasta biscotto delle forme divertenti per i bambini che in sè richiamano i simboli antichi della rinascita e della fecondità. Per le bambine si prepara un biscotto a forma di pupa (bambola) e per i maschietti un cavallino, entrambi accolgono sulla pancia un uovo, racchiuso da due strisce di pasta a forma di croce. La pupa inoltre deve avere la forma di una conca (tipico vaso di rame con cui le donne andavano a raccogliere l'acqua alla fonte), con le braccia appoggiate alla vita e i fianchi larghi, e un seno abbondante sottolineato da una striscia di pasta, quasi a formare una virgola attorno alle rotondità (con il capezzolo che non va nascosto ma evidenziato). I tratti somatici e le decorazioni erano molto semplici e primitivi, ma diventando oggi un gioco e perdendo un pò la sacralità del rito, la pupa e il cavallo diventano decorati e pieni di particolari (in questa foto presa da un libro di ricette abruzzesi le forme come dovevano presentarsi nella tradizione).
Gli ingredienti in realtà sono semplicissimi ma ogni anno si presenta un problema: non c'è una ricetta precisa e, puntualmente, avviene questa telefonata con mia nonna
- ciao nonna devo fare la pupa, mica hai la ricetta? -
- mbè no, i facc' a ucchie (no, io faccio a occhio) -
- si ma più o meno le proporzioni non le sai? -
- scì, pi du ove 150g di zucchre, nu poche di medicine pi li dugge, l'uie e la farine quant ti si ni pije (si, per due uova 150g di zucchero un pò di ammoniaca per dolci, l'olio e la farina quanta se ne prende l'impasto) -
- va bene grazie -
- dapù famm sapè (dopo fammi sapere) -
Ora questa è la ricetta che ho elaborato io (per una pupa e un cavallo):
*3 uova (+2 da mettere come decorazione)
*150g di zucchero
*1/2 cucchiaino di lievito in polvere per dolci
*500g di farina (in realtà per l'impasto più o meno ne ho usata 480g)
*3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
* un pò di buccia di limone grattugiata
Sbattete le uova con lo zucchero, poi unite la buccia del limone, l'olio, la farina e il lievito e lavorate la pasta che deve essere morbida ma non deve incollarsi alle mani. Quando lavorate la pasta per creare le forme ungetevi le mani e divertitevi. Le prime due foto sono della pupa e del cavallo non ancora cotti, perchè dopo la cottura si hanno sempre delle sorprese, la pasta gonfiandosi può creare delle crepe o nascondere delle decorazioni, quindi ecco il risultato prima del forno:
Quando saranno pronte le vostre creazioni infornate per circa 20min. nel forno preriscaldato a 180° ed ecco il risultato:
E buona Pasqua a tutti!
ha detto la nonna "ahaà la pup s'ha 'upirat na ses", "a ji sa spaccat..."
RispondiEliminala zia nadia "è un gioiello"...
noi tutti "bravissima...i piedini sono bellissimi"
Si i piedini sono la mia parte preferita, mi ricordano le donne incinte ricoverate in ospedale che si mettevano quelle ciabattine rosa o celesti con un ciuffetto di piume finte sopra!
RispondiEliminaEcco qualcosa che proprio non avevo mai visto, davvero unico e suggestivo!!!
RispondiEliminaPiacere di conoscerti e di leggerti...un abbraccio
Fabi
che spettacolo! a me queste tradizioni piacciono moltissimo, nella mia zona non ce ne sono...
RispondiEliminacomplimenti, sono davvero bellissimi!
Gentile Emma,
RispondiEliminaabbiamo letto la ricetta e vorremmo pubblicare un estratto. Ci contatti su instagram@abruzzoturismo.it
grazie