sabato 13 novembre 2010

Pere ubriache, ovvero il dolce degli amanti

La pera è un frutto molto sensuale la cui forma ricorda subito il corpo femminile e la sinuosità delle sue curve, se poi la accompagnamo alla morbidezza della candida ricotta e al profumo intenso del vino, non si potrà fare a meno di pensare all'erotismo e alla seduzione e anche le pere arrossiscono...



Non per niente questa ricetta è tratta dal libro "Afrodita" di Isabel Allende, una raccolta di racconti, ricette e altri afrodisiaci. E non è un caso che in questa ricetta siano presenti anche due spezie che, per il loro potere afrodisiaco, furono proibite nei conventi delle Sorelle Scalze dei Poveri: la noce moscata e la cannella. Dunque se volete sedurre qualcuno preparate questo dolce che sembra fatto apposta per due amanti.


Ingredienti per due persone:
*1 grossa pera matura (anche se questo dolce è così buono che io per una cena a due raddoppierei le dosi!)
*1/2 limone (servirà sia la buccia che il succo del limone)
*2 cucchiai di ricotta
*1 cucchiaio di miele
*1 pizzico di noce moscata (io qui in realtà esagero, un pizzico mi sembra troppo poco!)
Per la salsa al vino:
*1/2 bicchiere di vino rosso
*2 cucchiai di zucchero
*un bastoncino di cannella


Dividete a metà la pera (per il senso della lunghezza), scavate al centro ogni metà e bagnatela con un pò di succo di limone per non farla annerire. Mescolate la ricotta con il miele, 1/2 limone grattuggiato, la noce moscata. Il composto dovrà risultare cremoso, a questo punto riempite il cuore della pera, che avete precedentemente scavato, con la crema di ricotta e mettete tutto in frigo per almeno un'ora.



Prima di servire le pere, che devono essere ben fredde, preparate la riduzione di vino mettendo a scaldare mezzo bicchiere di vino rosso, 2 cucchiai di zucchero e un bastoncino di cannella. La salsa si deve restringere, dunque io la faccio cuocere a fuoco medio per circa 10-15min. Quando la riduzione sarà pronta, togliete le pere dal frigo e versatevi sopra il vino caldo.



Adesso non rimane che ammirarle, leccarle, mangiarle (con le mani e non resistete alla scarpetta con la salsa al vino...su non fate gli schizzinosi!).

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